Rivisitando in chiave ironica il titolo di un articolo recentemente apparso
su di un settimanale locale, è nostra intenzione trattare in questo post il
delicato tema degli oneri di urbanizzazione legati alla bonifica ex-Enichem.
Innanzitutto è giusto specificare un concetto che deve
essere ben chiaro a tutti:
NON
SI TRATTA DI UN REGALO!!!
Anzi, si potrebbe certamente dire, senza timore di smentita,
che il nostro comune ha "fatto un favore" a Syndial nel dilazionare
in diverse rate ciò che a Pieve Vergonte SPETTA semplicemente PER LEGGE!
Infatti, la prima rata di 2.600.000,00 €. che da accordi
avrebbe dovuto entrare nelle casse del nostro comune entro il termine massimo
del 30 novembre 2014, non è altro che una parte di quegli oneri di
urbanizzazione legati ad una imponente opera di movimento terra e bonifica.
Questo progetto segnerà profondi sconvolgimenti al nostro
territorio e riconsegnerà allo stabilimento ex-Enichem, ora Hydrochem, i
terreni "ripuliti" e nuovamente sfruttabili.
Nulla a che vedere con la famosa sentenza del Tar di Torino
che aveva stabilito in 1 MILIARDO e 800 MILIONI di euro la cifra di
risarcimento danni ambientali. Questo risarcimento fu per un certo periodo al centro
di una trattativa tra Enichem ed i comuni dell'asse del Toce dove, con un
accordo al ribasso, si cercava di ottenere delle opere in compensazione in
tutta la nostra Provincia. Stranamente sull'argomento sembra essere calato il
sipario. Speriamo sia solamente una pausa tra il primo ed il secondo atto!!!
La esposizione di cui sopra solamente per chiarire la
sostanziale differenza che incorre tra i due argomenti, bonifica del sito
industriale da un lato e risarcimento danni ambientali dall'altro.
LA BONIFICA DEL SITO INDUSTRIALE
Per quanto concerne la cronologia con cui partiranno i
lavori tanto attesi si brancola ancora nel buio, ogni tanto vengono organizzati
incontri pubblici con l'esponente di spicco di turno ma, ogni volta si esce
dall'assemblea con più dubbi di quando si è entrati.
Siamo convinti che, come auspicato anche dal prefetto, solo
attraverso una trasparente gestione di tutti i passaggi legati all'argomento si
possano tutelare al meglio gli interessi socio economici dei Pievesi e quindi, questo
alone di mistero che da sempre ricopre il progetto Pievese deve necessariamente
essere rimosso.
Il nostro gruppo, da sempre in prima linea per ottenere una
gestione trasparente , da tempo attende la convocazione di una nuova
Commissione Comunale Bonifica, ma purtroppo, dal sindaco Medali non è arrivata
ancora alcuna risposta.
Ma arriviamo al famoso "PACCO DI NATALE"!
Come detto in precedenza sono giunti 2,6 milioni di euro
nelle casse del Comune, ma sotto l'albero resteranno per poco. Infatti l'amministrazione
Medali ha deciso di utilizzare 2.100.000 euro per estinguere una serie di mutui
contratti con la Cassa Deposito e Prestiti.
Così, durante il periodo
delle feste, un novello anti-Robin Hood, presumibilmente travestito da Babbo
Natale, preleverà il PACCO da sotto l'albero del nostro "povero"
Comune per (ri)consegnarlo sotto l'abete scintillante dalle mille luci delle
"ricche" Banche!
Vale la pena ricordare i proclami elettorali dell'armata
Medali:
- Pieve Vergonte non ha debiti con le banche! -
E, poche righe dopo:
- Pieve da Condividere annullerà tutti i mutui con il solo versamento
di una piccola parte degli oneri di urbanizzazione
Al di la del fatto che è sconcertante scoprire come chi ci
amministra riesce a dire una cosa e contraddirsi due righe dopo, è però
(s)confortante scoprire come, secondo loro, un mutuo non è un debito(?!?)
oppure che la Cassa Depositi e Prestiti non è una Banca(?!?).
Ma il dramma sta nei numeri: circa l’82/85 % dell’introito
della prima rata degli oneri Syndial viene speso per l'operazione di estinzione
anticipata di mutui. Altro che "piccola parte"!!!
Le gravi difficoltà di carattere economico,
derivanti dalla difficile crisi che stiamo attraversando e, la dilagante
disoccupazione giovanile, accompagnata dalla perdita di lavoro dei padri di
famiglia, avrebbe, a nostro avviso,
dovuto obbligare a fare in modo che, ogni iniziativa, fosse presa proprio in
considerazione di questo aspetto, utilizzando
il denaro pubblico per finanziare tutte quelle forme possibili di sostegno
all’occupazione giovanile e a quei progetti che avrebbero valorizzato il
territorio e la sua specificità.
Questi ingenti importi quindi, a nostro modesto parere,
dovevano essere quasi interamente utilizzati per incentivare ed agevolare tutte
quelle iniziative che avrebbero creato posti di lavoro anche,
ad esempio, attraverso la riduzione delle imposte comunali per le aziende
locali e per tutti i pievesi (vedi irpef, imu, tari...).
La realizzazione di nuove opere, oltre ad essere un modo per
mettere il nostro comune al passo con gli altri paese vicini, sarebbe diventato
un modo concreto per dare respiro all'economia locale che avrebbe potuto così
godere di una vitale boccata di ossigeno.
Gli investimenti di chi ha amministrato Pieve Vergonte in
questi ultimi anni ci hanno lasciato in eredità situazioni debitorie
paragonabili a dei pozzi senza fondo, ebbene, ecco che con questa "abile
mossa" viene presentato ai pievesi
il primo conto, assai salato, frutto di determinate scellerate scelte quali
l’albergo pubblico, la casa assistita, l’ecomuseo val Toppa, ecc. Tutti debiti
che la giunta Medali pensa di sistemare pagando nell’immediato alla banca il
debito contratto a suo tempo. Ma
purtroppo non sarà così!
Ovviamente con o senza l'estinzione dei mutui si libereranno
ingenti somme di denaro che, se non
gestite con lo scrupolo del buon padre di famiglia, potrebbero finire
ancora una volta in quel pozzo perdente (senza fondo). Oggi più che mai il
compito dei gruppi di minoranza riveste un'importanza fondamentale e La Pieu Sei Tu non tradirà il suo ruolo.