Durante il consiglio comunale di ieri sera, il consigliere comunale del gruppo La Pieu Sei tu, Renso Luciano, ha chiesto FATTI e non più parole in merito alla pericolosa situazione in cui versano tutti i corsi d'acqua presenti sul nostro territorio. Di seguito l'intervento letto e depositato in comune.
Pieve
Vergonte lì, 20 ottobre 2014
Questa sera siamo qui a discutere di questioni burocratiche
collegate alla Protezione Civile, atti importanti che il nostro consesso è giustamente chiamato ad
affrontare ma, oggi come oggi, occorre che la politica e gli amministratori
affrontino anche nella realtà e non solo sulla carta determinate questioni.
Le drammatiche immagini riportate dai media in questi ultimi
giorni ci spingono ad una forte riflessione in merito alla problematica
dell'assetto idrogeologico del nostro territorio. La storia ci insegna che
nessuno può sentirsi al riparo dalla pericolosità di quelle che oggi vengono
chiamate Bombe d'Acqua, fenomeni che un tempo venivano individuati come
nubifragi. Eventi che nel tempo hanno segnato ed a volte stravolto con
conseguenze anche tragiche il nostro
Paese.
È tempo che i Sindaci riprendano in mano le redini del
proprio territorio anche in virtù di
quell'ampliamento del potere di emanare ordinanze
contingibili e urgenti, infatti, mentre in passato (art. 38, l. n. 142/1990)
potevano essere adottate soltanto in materia di sanità, igiene, edilizia e
polizia locale, ora possono essere adottate in tutti i casi in cui è necessario
prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l’incolumità pubblica e la
sicurezza urbana, previa comunicazione al Prefetto per la predisposizioni degli
strumenti necessari alla loro attuazione.
È di questi giorni la notizia del ricorso a simili strumenti
da parte del comune di Premosello Chiovenda. Simili iniziative erano state
attuate da altri comuni come Varzo, Vogogna, Pallanzeno e molti altri ancora.
A giugno durante il mio intervento al primo consiglio
comunale di questa amministrazione le avevo segnalato la pericolosità dei Rii
che attraversano il nostro territorio. Altre segnalazioni le sono giunte da
cittadini che avevano altresì informato il Prefetto in merito allo stato di
abbandono di quelli che somigliano più a delle foreste piuttosto che a dei
torrenti.
Sicuramente la sua risposta a questo mio intervento sarà
sullo stile di Ponzio Pilato e ci sentiremo dire che tutti gli enti competenti
sono stati avvisati e tutte le iniziative in tal senso sono state poste in
essere!
Restano però le immagini che alleghiamo al nostro
intervento. Immagini che parlano più di tante parole.
Oggi le ribadiamo il nostro disappunto in merito al suo
immobilismo e la sproniamo ad attivarsi per sopperire in tempi celeri ai
ritardi burocratici che non possono e non devono più fornire un alibi, perché
la sicurezza dei cittadini deve essere il primo obbiettivo da perseguire oggi e
sempre!